sabato 28 febbraio 2009

Giornata ecologista, 28 febbraio, Roma - Villa Pamhili:


Nella giornata del 28 febbraio 2009, attivisti di EF! hanno fatto volantinaggio e attacchinato locandine nel più grande parco di Roma, Villa Pamphili. Il manto bianco di margherite accanto ai fiori appena sbocciati degli alberi hanno creato la cornice ideale per approcciare le persone, discutere di tematiche ambientali, strappargli un commento. Pubblichiamo a seguire, il testo dei volantini e delle locandine distribuite.

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Il pianeta ha le ore contate…
L’Ecologismo i tempi maturi!

Prendi parte alla soluzione!

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o Contro l’espansione edilizia delle metropoli e di Roma. Negli ultimi 40 anni in Italia un’area grande come il Lazio e l’Abruzzo insieme è stata cementificata. Il pretesto è dare alloggio alla gente, ma in verità no ce n’è bisogno. A Roma, per esempio, Il comune dispone già di strutture abbandonate (spesso centrali) per l’alloggio di 30.000 persone. Il problema è la speculazione: Il 33% degli appartamenti sono sfitti. Basterebbe una tassazione progressiva sulle seconde case per ostacolare il fenomeno. Inoltre la maggior parte dei quartieri recentemnte costruiti sono lasciati a se stessi, privi di ogni servizio come scuole, asili, ospedali e negozi. Prima loro!
o Contro la privatizzazione delle risorse naturali. L’acqua e le altre risorse vanno gestite con accuratezza e nell’interesse di tutti. Come può la massimizzazione del profitto, che perseguono le aziende private, incontrarsi con il risparmio e la tutela pubblica delle risorse?
o Contro la caccia, le pelliccie ed ogni forma di specismo. Nonostante numerosi sondaggi su vasta scala dimostrino come la maggior parte degli italiani siano per la totale abrogazione di questa pratica, nel 2008 il governo Berlusconi ha esteso il periodo di caccia e le specie predabili, includendone alcune a rischio. La Commissione Europea ha minacciato l'Italia di multa per mancata tutela delle specie in questione. Nella stagione venatoria in corso (2008-2009) la caccia ha gia ucciso 41 persone e feritone 79, spesso inermi escursionisti o raccoglitori di funghi scambiati per cinghiali.
o Per l’autodeterminazione delle comunità rispetto al loro territorio. I movimenti no-tav, no-dalmolin e contro gli inceneritori ripsecchiano la crescente consapevolezza delle popolazioni che la gestione autonoma del proprio territorio è parte integrante di una sana democrazia. Le opere vanno concertate con le realtà locali, il “progresso” imposto è tirannia per chi lo subisce!
o Per la difesa della biodiversità, dai parchi nazionali alle specie a rischio. Negli ultimi anni stiamo assistendo al declassamento e alla mancata erogazione di fondi per le riserve naturali. Ciò rappresenta l’asservimente alle logiche di mercato della nostra classe politica. Chiediamo l’estensione delle riserve naturali, vincoli ambientali precisi alle industrie, il potenziamento del corpo forestale e fondi per il volontariato ambientale.
o Per il rinnovamento della società industriale verso nuovi orizzonti. Rivedere il nostro modello di sviluppo significa pensare al bene delle generazioni future ma anche al nostro. L’inquinamento, i rifiuti, l’abusivismo, l’espansione edilizia, l’uso di combustibli fossili sono problemi che si possono e si devono risolvere. Per questo la società del futuro la immaginiamo economicamente decentralizzata, libertaria, equa ed ecologica.

Nessun progresso senza Natura!
Earth First!
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