Testo dell'appello del mov. no Tav di Torino giuntoci via mail.
Il Tav –Treno ad alta velocità - è un opera inutile, dannosa, distruttiva. Un’opera che ha già devastato mezza Italia. Ovunque inquinamento delsuolo, rumore insopportabile, perdita di fonti idriche, distruzioneirreversibile dell’ambiente, case abbattute, città spezzate in due damuraglioni.Ogni chilometro di linea TAV costruita in Italia è costato la vita ad unlavoratore.Una montagna di soldi pubblici sono stati sottratti ai treni per chilavora, alle scuole per i nostri figli, ad una sanità decente per tutti.Ha guadagnato chi costruisce – la lobby del cemento e del tondino, amici edestra come s sinistra, abbiamo perso noi tutti.In molti credono che il TAV Torino-Lyon sia solo un affare valsusino ma sisbagliano: l’impatto dell’opera e dei cantieri che per 30 annisventreranno la nostra città sarà fortissimo.Persino il commissario straordinario per la Torino Lyon, Mario Virano,ammette che ben 250.000 torinesi dovranno fare i conti con i cantieri delTav. Uno su 4 di noi. Per 30 anni.Con il nuovo tracciato il Tav attraverserà la città, taglierà in due latangenziale, demolirà case. Ci aspettano decenni di cantieri e di disagi,per far guadagnare i soliti noti. Gli stessi che hanno distrutto le faldeacquifere per fare le gallerie Tav in Mugello, gli stessi della eternaSalerno/Reggio Calabria, gli stessi che all’Aquila hanno costruito unospedale, nuovo, “antisismico”, che si è polverizzato alla prima scossa diterremoto.Cagnardi, l’architetto che ha preparato il progetto per Torino, hachiamato “birillo” una casa ad otto piani che si troverà sul percorso delTav in città. Che fine fanno i birilli lo sanno anche i bambini. Inquesto, come nei tanti altri “birilli” che il Tav incontrerà sulla suastrada, ci abitano uomini, donne e bambini, gente che magari ha fattofatica a mettere insieme i soldi per una casa che verrà espropriata abasso costo. E parliamo dei “fortunati”, perché gli altri, quelli cui lacasa non la tireranno giù, il Tav se lo vedranno (e sentiranno) sfrecciaresotto il naso. Per non dire di chi una notte – due anni fa è successo perun ben più modesto cantiere della metropolitana – verrà evacuato perché ilavori hanno compromesso la stabilità della sua casa.La retorica di chi vuole l’opera ad ogni costo è piena di due paroleripetute ossessivamente perché entrino nelle teste di ciascuno di noi.Le parole sono progresso e collegamento con l’Europa: l’immagine è quelladella piccola Italia schiacciata dietro la catena alpina, mentre fuoricorrono veloci treni e autostrade: camion e vagoni pieni di biscotti,caramelle e copertoni che vanno in Francia mentre dalla Francia arrivanobiscotti, caramelle e copertoni e in entrambe le direzioni viaggiano lemerci prodotte con il sudore e il sangue dei lavoratori dell’Asia e deimille sud di un mondo dove la globalizzazione della miseria va di paripasso con la globalizzazione delle merci.Ma a noi, alla nostra vita, serve tutto questo?I dati, confermati anche dai tecnici governativi, dicono di no. Una lineache collega Torino alla Francia c’è già ed è sotto utilizzata: ogni giornoci passano 78 treni e ne potrebbero passare 210 prima che la linea sisaturi e il faraonico scalo intermodale di Orbassano è utilizzato ad 1/3della sua potenzialità perché non ci sono merci da trasportare.Sulla Torino Lione i privati non hanno investito un euro, ma i costruttorisi preparano ad incassarne milioni. Soldi pubblici, presi dalle nostretasche.Nel 2005 le barricate hanno fermato il Tav: i politici gli hanno riapertola strada.Fermarli è possibile. Anche a Torino.Contro chi devasta il territorio e saccheggia le risorsePer la vita, la libertà, il futuro di tutti
No Tav Autogestione
Torinonotav_autogestione@yahoo.it